Rinnovare significa andare oltre il risparmio energetico. Infatti, la riqualificazione energetica su un edificio esistente, ha lo scopo di migliorare la classe energetica di appartenenza attraverso l’ottimizzazione dell’impianto di riscaldamento. Gli interventi effettuati comporteranno tanti benefici come: una migliore qualità della vita, una riduzione delle spese di riscaldamento, incentivi fiscali a parziale o totale copertura delle spese sostenute e un incremento del valore dell’immobile.
Se per le nuove costruzioni l'efficienza energetica è regolata da norme e leggi ben precise, che hanno permesso in questi ultimi anni di avere abitazioni molto virtuose, la situazione degli edifici esistenti è ancora molto critica.
Infatti, negli ultimi anni non sono stati fatti molti investimenti di riqualificazione energetica, per ridurre gli sprechi e rendere più efficienti le prestazioni delle abitazioni. Effettivamente, la situazione degli edifici esistenti è ancora piuttosto critica. Ad oggi gli edifici appartenenti alle classi energetiche più elevate rappresentano solo una piccola percentuale degli immobili compravenduti.
Ciò significa che sono ancora troppi gli appartamenti con una classe energetica scadente, ca. 70% dei monolocali si attesta sulla classe energetica G, percentuale che scende a ca. 55 % per le villette. In Italia il 75% delle abitazioni ha più di 40 anni. Le case a suo tempo furono quindi costruite senza tener conto dell’efficienza energetica, un argomento fino a pochi anni fa sconosciuto anche agli stessi addetti ai lavori.